Storia della chiesa di San Nicolo

Storia della chiesa di San Nicolo

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La chiesa di San Nicolò a Ferrara, fondata nel XII secolo, fu inizialmente un priorato benedettino. Successivamente, passò sotto la gestione di diversi commendatari, fino a quando il priore Marco Pasqualetti la riedificò completamente insieme alla torre campanaria, nel 1475. In seguito, il priorato fu ceduto a Ercole I d'Este, che introdusse i frati agostiniani di San Girolamo da Fiesole. Nel 1498, il duca intraprese opere di ampliamento della chiesa e del monastero, che furono conclusi nel 1500.

L'attribuzione dell'abside a Biagio Rossetti

L'abside della chiesa di San Nicolò è stata attribuita a Biagio Rossetti, l'architetto ferrarese del Rinascimento, dallo storico Giorgio Padovani nel 1953. Anche se non ci sono documenti che lo confermano, le caratteristiche dell'architettura sembrano essere coerenti con lo stile rossettiano.

La campagna di rivisitazione dello spazio liturgico ferrarese

Ercole d'Este avviò un'ampia campagna di rivisitazione dello spazio liturgico ferrarese nel 1494, che comportò la demolizione e la ricostruzione di numerose absidi, tra cui quella di San Nicolò. Furono abbattuti i tramezzi che separavano lo spazio riservato al clero da quello destinato ai fedeli, mentre gli stalli del coro furono arretrati nella curva delle nuove absidi, adattando, se possibile, i vecchi arredi, in caso contrario commissionandone di nuovi.

La nuova abside e il transetto di San Nicolò

La nuova abside della chiesa di San Nicolò, costruita nel 1498, risulta estremamente sproporzionata rispetto al volume dell'edificio e probabilmente costituiva il primo passo di un progetto di totale rifacimento della chiesa, poi abbandonato. Inoltre, fu costruito anche il transetto, probabilmente assente nella chiesa precedente, che terminava con tre cappelle.

L'attribuzione della cappella maggiore a Biagio Rossetti

La cappella maggiore di San Nicolò, costruita contemporaneamente all'abside del duomo di Ferrara nel 1498, riprende i caratteri dell'abside del duomo, pur nella semplificazione apportata. L'attribuzione dell'opera a Biagio Rossetti risulta verosimile, nonostante le cronache affermino che l'intervento fosse designato per il signor duca. È probabile che con il termine "designato" si intenda la volontà realizzativa piuttosto che il progetto, anche se Ercole I ha probabilmente dettato le linee di massima cuiattenersi.

Conclusioni

La chiesa di San Nicolò a Ferrara rappresenta un importante esempio di architettura rinascimentale e di riforma liturgica promossa dai duchi d'Este nel XV secolo. L'attribuzione dell'abside e della cappella maggiore a Biagio Rossetti, anche se non confermata da documenti, sembra essere coerente con lo stile e i caratteri dell'architettura. La campagna di rivisitazione dello spazio liturgico ferrarese ha portato a importanti cambiamenti nella disposizione degli spazi ecclesiastici, contribuendo a creare un nuovo ambiente di preghiera e di culto.

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