Piazza Ariostea la storia e l'arte in un luogo di connessione

Piazza Ariostea la storia e l'arte in un luogo di connessione

La Piazza Ariostea, originariamente chiamata Piazza Nova e destinata ad essere il luogo del mercato cittadino, è stata realizzata nel 1499 come parte dell'Addizione Erculea voluta da Ercole I d'Este per unire la città vecchia e la città nuova di Ferrara. Questa piazza ha rappresentato un punto di connessione tra la borghesia ferrarese e il giovane poeta Ludovico Ariosto.

Il progetto originario

Il progetto urbanistico dell'Addizione Erculea prevedeva l'inserimento di un'ampia area verde, la Piazza di "Terra nuova", che doveva diventare il centro vitale della nuova struttura urbanistica di Ferrara. La piazza era circondata da edifici con lunghe logge poggianti su arcate in laterizio, tra cui i palazzi di Carlo e Camillo Strozzi e la residenza di Francesco Stancaro.

Giorgio de Chirico e "Il grande metafisico"

Nel 1917, Giorgio de Chirico dipinse "Il grande metafisico", una delle opere più famose del periodo ferrarese. Il dipinto rappresenta la Piazza Ariostea con un accumulo di pezzi di legno, parallelepipedi, stoffe, squadre e altri strumenti da misurazione precariamente imfilati che culminano con una testa ovoidale bianca priva di tratti somatici. Questo dipinto è diventato un'icona del linguaggio pittorico della metafisica e ha ispirato artisti come Kurt Schwitters.

Testimonianze

La bellezza della Piazza Ariostea ha ispirato molti artisti nel corso dei secoli. Giorgio de Chirico stesso ha espresso la sua suggestione per la Piazza in un articolo intitolato "Arte metafisica e scienze occulte", mentre Filippo de Pisis ha descritto la Piazza come "deserta" nel suo discorso "Pittura moderna".

In sintesi, la Piazza Ariostea rappresenta un luogo di connessione tra la storia, l'arte e la vita cittadina di Ferrara, e continua a ispirare artisti e visitatori da tutto il mondo.

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