Il Palazzo Ducale e la Loggia di Piazza: una meraviglia architettonica a Venezia

Il Palazzo Ducale e la Loggia di Piazza: una meraviglia architettonica a Venezia

Il Cortile e le Logge

Il Palazzo Ducale a Venezia è un capolavoro architettonico che comprende diverse ali che si affacciano su un cortile chiuso. Le Logge, che circondano il piano delle ali est, sud e ovest del palazzo, conferiscono un'elegante leggerezza all'intera struttura.

Le Ali del Palazzo

Il Palazzo Ducale è composto da tre ali: l'ala sud più antica, l'ala verso la Piazzetta a ovest e l'ala rinascimentale a est. Le due ali più antiche presentano facciate più semplici e severe, mentre l'ala rinascimentale ha una decorazione più ricca che culmina con la Scala dei Giganti.

La Scala dei Giganti

La Scala dei Giganti è l'antico ingresso d'onore del Palazzo Ducale, con le due imponenti statue di Marte e Nettuno, simbolo della potenza di Venezia per terra e per mare. La scala, ideata da Antonio Rizzo, è contigua all'Arco dedicato al Doge Francesco Foscari, vero arco trionfale, a fasce alterne in pietra d'Istria e marmo rosso di Verona.

Il Cortile dei Senatori

A destra della Scala dei Giganti si apre il cinquecentesco Cortile dei Senatori, dove i senatori si riunivano in attesa delle riunioni di governo.

La Scala dei Censori

Sulla stessa ala del Palazzo, ma dalla parte opposta rispetto alla Scala dei Giganti, si apre la larga Scala dei Censori, costruita nel 1525. Da qui inizia oggi il percorso di visita ai piani superiori del Palazzo.

Le Logge

Il piano delle Logge consente un giro lungo le tre ali est, sud e ovest del Palazzo, con suggestivi punti di vista sul cortile e sulla Piazzetta San Marco. Oggi il piano delle Logge ospita uffici governativi e un bookshop del Museo.

Le opere d'arte all'interno del Palazzo

All'interno del Palazzo Ducale ci sono numerose opere d'arte, tra cui diverse "bocche di leone" dove i cittadini potevano introdurre denunce di crimini o malversazioni. Inoltre, sono presenti due lapidi: una trecentesca che promette indulgenze a chi fa elemosina ai carcerati e l'altra, una raffinata esecuzione di Alessandro Vittoria a ricordo della visita a Venezia di Enrico III di Francia.

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